Non credi mai che la mannaia
colpisca il capo tuo incanutito
dalla vita trascorsa sulla strada
di città nebbiose, il cielo senza
stelle, rammentando aprile con
l’odore di zagara che si annusa
in ogni angolo di umidi sentieri.
Eppure la ruota della vita ignota
si è bloccata su quel numero non
scelto per intorbidire il tranquillo
andare di giorni colmi di memoria.
Travolto dall’evento, tenti ragioni
per sanare cicatrici che in silenzio
aprono abissi, vestiboli di oscurati
labirinti esentati dal vedere il sole.
Attendi l’alternanza del giorno con
la notte per svelare se quel numero,
palesato in un baleno, vince i primi
premi o è scarto di giurie nominate
da un ciambellano orfano di cuore.
Giuseppe Romano
20/09/2023