Ho bussato alla porta
per rivedere il sorriso,
ma era vuota la stanza
che riempiva i tuoi dì,
nell'attesa di un domani
assetato di nuove speranze.
Dalla strada inibita
solo rumori ovattati,
il sole non penetra mura,
non riscalda le ossa,
s'infrange sulle grate
d'una finestra accostata.
I ricordi, serbati in cassetto,
svaniti in una camera buia
che sa solo di freddo,
di futuro non scritto,
di fiori non giunti a destino,
col diario a scandire i secondi
che separano la fine dei sogni.
Giuseppe Romano
26/10/2017