Il commento di
NICLA MORLETTI
Un libro limpido, vibrante, emozionante, questo di Giuseppe
Romano. Le suadenti poesie dell’autore si aprono ad
una visione nuova, lontana dai vecchi schemi, sorrette da un’acuta
ed estrema sensibilità indispensabile a far vibrare le corde del
sentimento. Una tematica sempre più aderente allo spirito dei tempi,
il tutto trae ispirazione dal palpitante mondo interiore e dalle
emozioni che sgorgano dal suo animo. Il suo canto è improntato
generalmente alla malinconia, ma non privo tuttavia di una nota di
speranza e profondo pathos, mentre “segmenti sfiorano liuti,
silenzi invadono chiostri e anime pregano Dio.” Bellissimi versi.
Le poesie di Giuseppe Romano raggiungono una dimensione più umana,
che stupisce e affascina, destando ammirazione e consensi per la loro
intensità strutturale e per quella concezione tonale raggiungendo
una ricchezza artistica di alto livello.
2/11/2012
Odo
il silenzio
del bosco,
custode
di Achenkirch.
Ed il vento
che accarezza,
sornione,
le acque
del lago.
I tetti,
spruzzati
di bianco,
si legano
alla notte
incipiente.
Poi l’ulivo,
che congiunge
culture
lontane,
fondendole
in una.
Giuseppe Romano
27/10/2007
Achenkirch (Austria)
Città gemellata con Brenzone del Garda (Italia)
Piastrella donata al Comune di Achenkirch (Austria) in occasione del gemellaggio con il Comune di Brenzone (VR) in data 27/10/2007.
Poesia di Giuseppe Romano - Piastrella in ceramica di S. Stefano di Camastra (ME), decorata a mano da Ernesto Scorza.