Annullo il tempo
se fragorosa scoppia
la risata sul viso
non contaminato
dagli eventi duri
che la vita
ti snocciola
con l'avanzare
degli anni
ed il fardello
dei pensieri
che si sommano
l'uno all'altro.
Con l'inconscio
che inizia a contare
quando il totale
è vicino
e la nostalgia
prende il sopravvento.
Allora vivi
la felicità del momento,
senza nasconderti,
scavalcando
improvvise barriere,
contagiando il sorriso
che scaturisce spontaneo
a me che l'attendo
per annullare il mio tempo.
Giuseppe Romano
1^ Classificata alla XIX^ Edizione Premio Nazionale di Poesia
"Baronessa di Carini" - 2010 - Carini (PA)
mercoledì 28 settembre 2011
domenica 18 settembre 2011
Il volo dell'airone
Nuvole senza cielo
vagano all'orizzonte
stormo di uccelli
migrano in occidente
un grande airone
libra le sue ali
per ritrovare
l'isola perduta.
Lungo la rotta
che attraversa il mare
sfreccia nel firmamento
assai sereno
con dentro il cuore incanti
di fanciulli
abbarbicati a vuoti
di cristalli.
Sensori costantemente all'erta
la meta si avvicina
poi l'urto inaspettato.
Un misterioso oggetto
l'airone - che placido
planava sull'isola sognata -
indifferente abbatte
bersaglio non voluto
di cinici segreti.
Giuseppe Romano
da: Intorno al Cerchio - Priulla Palermo - 1994
Volo Itavia Bologna - Palermo - Tragedia di Ustica
vagano all'orizzonte
stormo di uccelli
migrano in occidente
un grande airone
libra le sue ali
per ritrovare
l'isola perduta.
Lungo la rotta
che attraversa il mare
sfreccia nel firmamento
assai sereno
con dentro il cuore incanti
di fanciulli
abbarbicati a vuoti
di cristalli.
Sensori costantemente all'erta
la meta si avvicina
poi l'urto inaspettato.
Un misterioso oggetto
l'airone - che placido
planava sull'isola sognata -
indifferente abbatte
bersaglio non voluto
di cinici segreti.
Giuseppe Romano
da: Intorno al Cerchio - Priulla Palermo - 1994
Volo Itavia Bologna - Palermo - Tragedia di Ustica
11 Settembre 2001 - New York
Colgo tra inestricabili rocce
arterie di sangue innocente
sparso tra le vie di New York.
Anime multicolori
annaspano verso il cielo
inghiottiti nel nulla.
Uomini del mondo
celati in camere oscure
violentano inermi.
Madri orbate dalle loro carni
annaspano agli angoli
di strade impolverate.
Qual'è la via maestra
da seguire per vivere
in pace con noi stessi?
Riusciremo a cucire
ferite tracciate da barbari
di ieri, di oggi, e di domani?
Giuseppe Romano
22/09/2001
arterie di sangue innocente
sparso tra le vie di New York.
Anime multicolori
annaspano verso il cielo
inghiottiti nel nulla.
Uomini del mondo
celati in camere oscure
violentano inermi.
Madri orbate dalle loro carni
annaspano agli angoli
di strade impolverate.
Qual'è la via maestra
da seguire per vivere
in pace con noi stessi?
Riusciremo a cucire
ferite tracciate da barbari
di ieri, di oggi, e di domani?
Giuseppe Romano
22/09/2001
giovedì 8 settembre 2011
Senatur
Il senatur dall'alto dello scranno
grida con arroganza e senza affanno:
"Ritira la tua truppa afflitta
dall'isola mafiosa e derelitta".
Dimentica che un certo Garibaldi
al comando di mille volontari
salpò da Quarto in forza di ideali
per battere borboni e mercenari.
Rammenta poco il povero terrone
partito da Favara od Agrigento
con il bagaglio fatto di cartone
ad ingrassare il ricco del cemento.
E il figlio mio nato in Lombardia
dovrà munirsi caro il mio tesoro
per riabbracciare la terra natia
di passaporto unito ad un lavoro.
Povero senatur senza ideali
nascondi la tua testa sotto l'ali
per non guardare il Po e l'altra riva
che segnano i confini alla deriva.
Ricorda solo i Vespri Siciliani
e ancora tutti i martiri isolani
uniti sotto un'unica bandiera
sacrificati per una Italia intera.
Giuseppe Romano
19/08/1992
grida con arroganza e senza affanno:
"Ritira la tua truppa afflitta
dall'isola mafiosa e derelitta".
Dimentica che un certo Garibaldi
al comando di mille volontari
salpò da Quarto in forza di ideali
per battere borboni e mercenari.
Rammenta poco il povero terrone
partito da Favara od Agrigento
con il bagaglio fatto di cartone
ad ingrassare il ricco del cemento.
E il figlio mio nato in Lombardia
dovrà munirsi caro il mio tesoro
per riabbracciare la terra natia
di passaporto unito ad un lavoro.
Povero senatur senza ideali
nascondi la tua testa sotto l'ali
per non guardare il Po e l'altra riva
che segnano i confini alla deriva.
Ricorda solo i Vespri Siciliani
e ancora tutti i martiri isolani
uniti sotto un'unica bandiera
sacrificati per una Italia intera.
Giuseppe Romano
19/08/1992
sabato 3 settembre 2011
Sirena
A Michele
Candida
neve
sulla tundra
Stinte orme
di calzari
disarmati
Dacia
Svetlana
Utopie
Visioni di steppe
Flash
fissati da un lampo
La nenia russa
tace
per sempre
Giuseppe Romano
da: Aritmie - Federico Editore - 2000
neve
sulla tundra
Stinte orme
di calzari
disarmati
Dacia
Svetlana
Utopie
Visioni di steppe
Flash
fissati da un lampo
La nenia russa
tace
per sempre
Giuseppe Romano
da: Aritmie - Federico Editore - 2000