Mi accorgo che esisti
illuminata da aloni lunari
lenta perversione dell'anima
Estenuato dall'inseguire
nella città fantasma
arranco a fatica
Giorni dopo giorni
solo per approdare al molo
Predestinato alla normalità
anomalo vago nell'infinito
sognando soste alla fermata
Occultato dal buio
vivo la nebbia
alla ricerca di luce
Giuseppe Romano
30/10/2004
domenica 29 maggio 2011
Domande dentro.......
Mi chiedo
se provi amore
quando i silenzi
diventano eterni
- e per eterno
intendo il tempo
che vola intenso
per un giorno
intero
Immaginando
movimenti
da una camera all'altra
con soprammobili
che sbirciano
dall'angolo
della parete buia
Pensieri
infastiditi
dal frinire
delle cicale
violano
mondi paralleli
tranciando
sospiri o
tenerezze
Risposte
all'ora tarda
accrescono speranze
ma inquietudini
colmano notti insonni
di incertezze
Giuseppe Romano
25/04/2007
se provi amore
quando i silenzi
diventano eterni
- e per eterno
intendo il tempo
che vola intenso
per un giorno
intero
Immaginando
movimenti
da una camera all'altra
con soprammobili
che sbirciano
dall'angolo
della parete buia
Pensieri
infastiditi
dal frinire
delle cicale
violano
mondi paralleli
tranciando
sospiri o
tenerezze
Risposte
all'ora tarda
accrescono speranze
ma inquietudini
colmano notti insonni
di incertezze
Giuseppe Romano
25/04/2007
lunedì 23 maggio 2011
Esserci
Poter mirare Sirio tra le stelle
compagne di viandanti nella notte,
amare creature ammaliatrici
per ritornare ai fasti del cessato,
circuire una vita di paure
da battere usando la speranza,
gridare grazie a Dio che - infinito -
ti tende la Sua mano per salvarti.
Esserci
in questo mondo un po' balordo
di invidie camuffate da sorrisi,
di poveri barboni senza tetto
dimenticati all'angolo di strada.
Esserci
coi dolori della carne
che brucia con il fuoco del mattino,
felice di patire le ferite
per esserci domani anzichè ieri.
Giuseppe Romano
da: Intorno al cerchio - Stampa Priulla - 1994
compagne di viandanti nella notte,
amare creature ammaliatrici
per ritornare ai fasti del cessato,
circuire una vita di paure
da battere usando la speranza,
gridare grazie a Dio che - infinito -
ti tende la Sua mano per salvarti.
Esserci
in questo mondo un po' balordo
di invidie camuffate da sorrisi,
di poveri barboni senza tetto
dimenticati all'angolo di strada.
Esserci
coi dolori della carne
che brucia con il fuoco del mattino,
felice di patire le ferite
per esserci domani anzichè ieri.
Giuseppe Romano
da: Intorno al cerchio - Stampa Priulla - 1994
venerdì 20 maggio 2011
Sahara
Solo l'alito del vento.
Poi silenzio,
con la sabbia
che attacca il viso
umido di sole.
L'orizzonte indefinito.
Celato dai miraggi
che accecano l'ansia
tra le strade
sterrate.
Solo con me stesso.
Nel deserto
di rossa sabbia
che copula col sole
oscurando verità.
Giuseppe Romano
22/03/2006
Oasi Ksar Ghilane (Tunisia)
Poi silenzio,
con la sabbia
che attacca il viso
umido di sole.
L'orizzonte indefinito.
Celato dai miraggi
che accecano l'ansia
tra le strade
sterrate.
Solo con me stesso.
Nel deserto
di rossa sabbia
che copula col sole
oscurando verità.
Giuseppe Romano
22/03/2006
Oasi Ksar Ghilane (Tunisia)
giovedì 19 maggio 2011
sabato 14 maggio 2011
Extra-
Reticolati
invisibili
Barriere mute
autenticate
legano scambi
Segni negati
da codicilli
inaciditi
bollano rose
Grido sommesso
fra i silenzi
temendo fughe
con il mio volto
impallidito
per la vergogna
21/03/2003 G. Romano
martedì 10 maggio 2011
Luce
Immagino la luce
per scoprire
la rosa già sbocciata
nel giardino,
per carezzare il volto di un bambino,
per incrociare
gli occhi di una donna.
Immagino il colore della rosa
coi petali e i profumi dell'estate
tradito di soppiatto dalla luce
fuggita via nel nulla
ad inseguire
misteri di galassie innominate.
In compagnia del buio
più assoluto
fantastico di mondi colorati
per alternare notti sempre uguali
a percepire passi conosciuti
dalle cadenze e da rumori noti.
Potrò trovare pace senza luce?
Giuseppe Romano
(da: Intorno al cerchio - 1994)